Production Music: si tratta di opere musicali che rientrano pienamente nelle musiche di repertorio, ma i cui diritti di sincronizzazione vengono gestiti direttamente dalla SIAE con un apposito accordo tra autori ed editori. La nascita di Production Music è stata motivata dalla crescente necessità di velocizzare e snellire le procedure e i costi necessari per la richiesta delle autorizzazioni all’uso di musiche di repertorio da parte degli autori o degli editori. Per questo motivo si sono costituite delle librerie musicali i cui diritti di sincronizzazione vengono gestiti direttamente dalla SIAE, compilando degli appositi moduli di dichiarazione delle opere musicali utilizzate. In questo modo si evita il rischio di vedersi negata l’autorizzazione all’uso di una musica e non si hanno sorprese sul compenso che si dovrà riconoscere per la sincronizzazione. La Production Music, infatti, ha tariffe stabilite conteggiate sul secondo di musica utilizzata.
Creative commons: la filosofia che sta dietro alle licenze Creative Commons ha lo scopo di opporsi alla normale protezione del diritto d’autore (“all rights reserved”, cioè tutti i diritti riservati) mediante politiche di “some rights reserved” (alcuni diritti riservati). Le condizioni tutelate dal Creative Commons sono quattro e possono essere combinate tra loro a piacimento dell’autore: attribuzione (attribution, BY), derivazione (share alike, SA), non a scopo commerciale (non-commercial, NC) e non derivazione (non-derivative, ND). In pratica è l’autore che decide, nel momento in cui concede un’opera in licenza, quanti e quali diritti vuole riservarsi sull’opera. La forma meno stringente di protezione è la licenza “Attribution” (CC-BY) che riserva il diritto dell’autore di essere sempre citato come creatore dell’opera. Ma ci sono licenze che proibiscono l’uso dell’opera a scopi commerciali (tutti i casi in cui si utilizza un’opera per trarne un profitto): in questi casi, la licenza prende l’attributo di “Non-Commercial” (CC-BY-NC) e può essere necessario dover riconoscere un compenso all’autore nel caso in cui si voglia utilizzarla anche per questi scopi. In tal senso, la musica Creative Commons rientra nelle casistiche “pubblico dominio” o “royalty free” a seconda di come è stata concepita la licenza da parte dell’autore. Una cosa certa è che la musica Creative Commons non fa parte del repertorio tutelato dalla SIAE e, pertanto, non necessita di particolari assolvimenti sotto l’aspetto dei diritti di esecuzione musicale e riproduzione meccanica. Nel caso di licenze “non-free” (quelle con attributo NC) può dover essere riconosciuto il diritto di sincronizzazione.
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