Guida al Diritto d’Autore per Videomakers

Guida al Diritto d’Autore per Videomakers

30 Settembre 2009 Off Di admin

TIPI DI OPERE MUSICALI

Per avere un quadro completo di quali assolvimenti siano necessari da parte del produttore video è necessario specificare in quali tipologie di opere musicali ci si può imbattere. La seguente suddivisione tenta di classificare le opere musicali rispetto agli assolvimenti necessari per utilizzarle in un progetto video. Fatta questa premessa, le opere musicali si possono distinguere in:

  • Pubblico dominio: sono tutte quelle opere composte da autori morti da oltre 70 anni (la musica classica, ad esempio) per le quali non è necessario pagare alcun compenso alla SIAE, fatti salvi i diritti connessi degli esecutori, spesso detenuti dai produttori fonografici. Se, ad esempio, abbiamo deciso di usare la quinta di Beethoven per un nostro progetto, dobbiamo sapere da quale esecuzione stiamo prelevando il materiale musicale (ad esempio, orchestra Berliner Philarmoniker diretta da Herbert von Karajan, edizioni Deutsch Grammophon). In questo caso, essendo la musica di pubblico dominio non dobbiamo corrispondere nulla come diritto d’autore, ma dovremmo verificare se è necessario corrispondere un compenso a chi detiene i diritti connessi degli esecutori (in genere, il produttore fonografico)
  • Royalty free: si tratta di brani che non vengono depositati nel repertorio di una società di tutela del diritto d’autore (come la SIAE), quindi non generano compensi derivanti dal diritto di esecuzione musicale e di riproduzione meccanica. Per quanto riguarda il diritto di sincronizzazione, questi brani sono spesso venduti singolarmente con una licenza apposita che ne consente l’uso illimitato per qualsiasi tipo di progetto. Bisogna precisare che, in generale, è assai difficile trovare musiche che siano contemporaneamente gratuite e royalty free: l’una caratteristica escluda l’altra. Vale anche la pena prestare attenzione al fatto che si trovano librerie scaricabili in modo gratuito dalla rete, spesso da fonti illegali, e dichiarate come royalty free: l’uso di tali librerie apparentemente libero è invece proibito dall’assenza di una regolare licenza d’uso dei loro contenuti musicali.
  • Musiche di repertorio: sono le musiche che fanno già parte del repertorio musicale mondiale e, particolarmente, di quello tutelato dalla SIAE. Praticamente tutta la musica conosciuta tutelata dal normale diritto d’autore, che non sia ancora diventata di pubblico dominio, è considerata musica di repertorio. L’uso di questa tipologia di opere per un progetto video è subordinato all’autorizzazione da parte dell’autore che, dietro opportuno compenso, ne concede il diritto di sincronizzazione. Questo diritto può anche essere negato nel caso l’autore non si dimostri interessato a voler sincronizzare la propria opera con uno specifico progetto (pensiamo a una ditta di pannolini che chieda la celebre “Gabriel’s Oboe” di Ennio Morricone, dal film “Mission”). A seconda degli ambiti di applicazione, poi, saranno dovuti i diritti di esecuzione e di riproduzione.
  • Musiche originali: valgono le stesse considerazioni fatte per le musiche di repertorio, considerando però che queste musiche vengono scritte dal compositore appositamente per il nostro progetto. Questo fatto comporta che il compenso di sincronizzazione viene ricompreso nel compenso assegnato al compositore per la scrittura delle musiche. Per quanto riguarda i diritti di esecuzione musicale e di riproduzione meccanica, valgono le stesse considerazioni fatte per la musica di repertorio, in quanto queste musiche sono originali solo relativamente al progetto attuale, ma diventano automaticamente di repertorio una volta utilizzate. Per fare un esempio, la celeberrima “Once upon a time in America” di Ennio Morricone era originale quando è stata usata nell’omonimo film, ma era considerata di repertorio quando la Beghelli ha deciso di usarla per una delle sue campagne pubblicitarie.

Pagine: 1 2 3 4 5 6